I prossimi affari mettono in fibrillazione le stanze del Potere – Housing sociale (750 alloggi) – Speculazioni edilizie

in OXIGENO NOTIZIE MARIGLIANO

La riesumazione e la strana approvazione di un vecchio regolamento edilizio associata all’intensificazione delle voci che si rincorrono su imminenti provvedimenti per PUC ed Housing sociale purtroppo, non fanno presagire nulla di buono.
E’ chiaro che nelle stanze del Potere si stanno mettendo a punto le strategie necessarie per portare a compimento i prossimi affari, particolarmente cari ai “padroni del vapore”.
Anche la persona meno ingenua è in grado di comprendere, che in questo momento tutto ciò che si dice, in merito all’imminente varo del PUC, è solo fumo negli occhi.
Gli obbiettivi veri sono altri: i 750 alloggi del Consigliere PDL, Marino, da realizzare attraverso l’Housing sociale e chissà quale altro obbrobrio o ricostruzione da far spuntare sfruttando magari questo regolamento edilizio ultimamente approvato senza alcuna motivazione logica e legale.
Norme e regolamenti di solito, seguono la Legge principale; a Marigliano, soprattutto nel settore edilizio, invece, c’è una “creatività giurisprudenziale” sempre sorprendente, che in questo caso ha fatto approvare contro ogni logica, un regolamento senza il PRG di riferimento.
Bisogna solo sperare che, i cittadini non passino altri guai giudiziari e vengano processati ancora una volta, per colpa di questi “Amministratori creativi”. E’ ancora sanguinante la ferita relativa alle mansarde e ai sottotetti per i quali sono stati messi sul banco degli imputati centinaia di ignari cittadini.
Il 26 Febbraio 2010, il Consiglio Comunale si espresse chiaramente sulla Legge Regionale 19/2009 (piano casa), in quella occasione bocciò anche i progetti dei privati, ritenendo prioritario sopra ogni cosa la stesura del PUC ed i progetti pubblici per la zona PEEP.
Poi cosa è accaduto?
Stranamente l’unico progetto pubblico, presentato al Bando Regionale del Luglio 2010, ad essere bocciato è stato quello del Comune di Marigliano, mentre i progetti che all’epoca furono bocciati o non considerati dal Consiglio Comunale, invece, sono stati ritenuti meritevoli di attenzione dalla Regione.
Chissà, forse è stato determinante il fatto che in questa fase i progetti erano passati in mani diverse.
A questo punto, però, se sul PUC si faranno ancora solo chiacchiere, se ancora una volta le Istituzioni saranno piegate ad interessi particolari, se ancora una volta si creerà una corsia preferenziale per le speculazioni e gli affari personali degli Amministratori invece di privilegiare l’adozione di atti e provvedimenti che riguardano l’intera comunità c’è una sola cosa da fare.
In questo caso invocare lo scioglimento del Comune di Marigliano è poco, si dovrà chiedere proprio la chiusura totale e definitiva della Città.
Marigliano, 19 Aprile 2011 Saverio Lo Sapio

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