MARIGLIANO - SODANO & COMPANY SI "SFOGANO" SULLA "PIPPARELLA"

in OXIGENO NOTIZIE MARIGLIANO SAVERIO LO SAPIO

I ripetuti fallimenti in ogni settore fanno andare “fuori di testa” l'Amministrazione Sodano.
L’evidente frustrazione degli amministratori mariglianesi si abbatte con violenza sulla povera "pipparella".
Le furbizie e gli stratagemmi adottati squallidamente in tante altre occasioni, ormai, sono diventati una consuetudine e vengono applicati sistematicamente in tutte le occasioni un pò particolari.
- Le mancate difese per favorire parenti e amici, o per giustificare il pagamento di parcelle milionarie.
- Le sentenze che non vengono appellate per farle passare in giudicato con conseguenti gravi danni alla comunità a favore dei tanti "compagni di merenda".
- Le dimenticanze e le omissioni per creare le corsie preferenziali alle licenze degli “amici”
- Le nomine discrezionali degli scrutatori che "miracolosamente" sono tutti figli di assessori, consiglieri e "amici"
- Lo spezzettamento delle forniture per il Comune per evitare le gare d’appalto e fornirsi dagli amici.
Tutti questi splendidi esempi non ci fanno assolutamente meravigliare dell’ultimo stratagemma adottato per abbattere la pipparella.
L’ultima trovata riguarda una lettera al Soprintendente mandata il 15 Luglio 2011 in cui si chiede un immediato sopralluogo o altrimenti i nostri amministratori a tutela della incolumità dei cittadini saranno costretti ad abbattere la pipparella pericolante.
Si approfitta del ferragosto per soddisfare il capriccio di abbattere la “pipparella”.
Tutto questo è assolutamente ridicolo e vergognoso, perché è sotto gli occhi di tutti che la Pipparella è viva e vegeta e finora ha superato brillantemente tutte le tempeste degli ultimi cento anni.
Si allega la lettera al Soprintendente.
Marigliano, 27 Luglio 2011 Saverio Lo Sapio

Commenti

UN CONSIGLIO

il caso "pipparella"è diventato una barzelletta.pensiamo a cose più serie,per favore. stamani ho visto una scena particolare:in corso VITTORIO EMANUELE,una ragazza diversamente abile,accompagnata dal padre anziano, con la carrozzella.padre e figlia erano sfiduciati,perchè nel salire e scendere i marciapiedi avevano più volte rischiato di rovinare a terra.rivolgendomi al sindaco e all'amministrazione:quando ci vuole per rimediare a queste barriere?RICORDATEVI NE VALE IL NOME DELLA CITTà E della vostra coscienza

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