SI ALL'ACQUA PUBBLICA - NO ALLA POLITICA SPARTITORIA, LOTTIZZATRICE E AFFARISTA

in OXIGENO NOTIZIE MARIGLIANO

Domenica e lunedì sarà importante recarsi alle urne per dire un netto SI all’acqua pubblica. Il superamento del quorum ci permetterà di ridimensionare fortemente il ruolo dei privati nella gestione di un bene essenziale e per tutti necessario come l’acqua.
Tuttavia, bisogna chiedersi: una volta che i privati saranno usciti dal business, avremo risolto il problema?
La risposta è no, purtroppo. La politica continuerà ad esercitare un ruolo di forte peso. Basta dare uno sguardo a ciò che negli ultimi anni è successo nel nostro Ambito Territoriale Ottimale (ATO3) Sarnese Vesuviano per constatare quanto i partiti influenzino le scelte sull’acqua e decidano anche le tariffe.
Primo Presidente dell’Ato3 nel 1998 fu nominato Alberto Irace, ex vicesindaco diessino di Castellammare, e strettissimo collaboratore di Antonio Bassolino. Dopo aver contribuito a creare il mostro Gori, ha terminato il suo incarico nel 2008 per diventare un ben pagato manager dell’Acea (colosso privato che gestisce l’acqua di Roma, tra i cui proprietari compare anche Caltagirone), non a caso uno dei maggiori soci della Gori. Irace è recentemente ritornato agli onori delle cronache per aver firmato ad aprile il manifesto di sostegno alla candidatura di Gianni Lettieri a Sindaco di Napoli. Pensate un pò.
E chi è oggi a capo dell’ATO 3, l’ente che gestisce il Servizio Idrico sul nostro territorio? Carlo Sarro, un senatore. Del PDL. Amico di Cosentino. Il Corriere del Mezzogiorno lo descriveva così qualche giorno fa: ‘vicinissimo all’attuale coordinatore del Pdl in Campania, ma gradito anche a buona parte dell’establishment del partito’.
Dunque, se non abbiamo capito male: in pochi anni la gestione della nostra acqua è passata dalle mani degli amici di Bassolino a quelle degli amici di Cosentino.
Sorge spontaneo chiedersi: ma questi dirigenti di enti pubblici così importanti vengono scelti per le proprie competenze o per le proprie appartenenze?
Ma soprattutto: nell’esercitare le loro funzioni, tutelano gli interessi dei cittadini o quelli del proprio partito (vedi appalti, nomine, posti di lavoro)?
A giudicare dalle bollette che arrivano nelle nostre case, la risposta è facile da trovare!
È proprio vero, i partiti si dividono tutto: a partire dagli scrutatori alle elezioni per finire ai posti di controllo negli enti pubblici passando per i collegi sindacali delle banche, non si fanno scappare proprio nulla.
E allora cosa fare? Certamente andare alle urne per votare SI, ma soprattutto tenere alta la guardia sulle malefatte dei nostri politici per essere pronti a mandarli a casa alla prima occasione.
Marigliano, 8 Giugno 2011 Salvatore Iovine

Commenti

COMMENTO DOPO IL QUORUM RAGGIUNTO

Amico Salvatore la prima risposta al cosa fare? è arrivata,adesso dobbiamo alzare la guardia,informare sempre di più il cittadino "onesto".Ho visto che tu sei abbastanza informato,quindi continua sempre così,prima o poi la ventata di cambiamento deve arrivare.Sono sicuro,questa vittoria della gente e non della politica,è un occasione da sfruttare da prendere al volo, grazie anche al web,i giovani vogliono partecipare,hanno capito che pochi politici non possono condizionare la vita in negativo di intere generazioni.PAROLA D'ORDINE ROTTAMAZIONE DEI POLITICI CORROTTI. A TUTTI I GIOVANI PROPOSITIVI FACCIAMO LA GUARDIA......

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