ORE CONVULSE E CONCITATE NEL PALAZZO DI CITTA’.
Si susseguono riunioni e sottoriunioni, si passa da una stanza all’altra, si cerca di far quadrare gli interessi di tutta la “CASTA MARIGLIANESE” intorno a questo benedetto PUC.
La maggioranza amministrativa di questa città, notoriamente composta, per la maggior parte, da personaggi fortemente interessati al cemento ed agli affari edilizi in questi giorni sembra un pò come i bambini intorno alla Nutella.
D’altronde non sarà certo una sorpresa scoprire che il PUC, nelle mani di questi signori, è solo l’ennesima occasione straordinaria per poter soddisfare la grande fame di affari di buona parte dei signori della politica cittadina.
Da quanto si apprende da un sito locale, ieri, il PUC è stato anche occasione di “Roba da Numeri al Lotto”.
Si racconta, che il Presidente del Consiglio Comunale, tenuto fuori da qualche riunione particolare che riguardava il PUC, si aggirava provocatoriamente per il Comune con una “cannuccia gigante” indicando metaforicamente il PUC come un grande calice pieno di bevanda da cui evidentemente gli amministratori, debbono trarre la “sostanza dissetante”, insomma i compagni di merenda dell’Amministrazione, per la verità sostenuta anche dallo stesso presidente erano evidentemente impegnati in qualche stanza chiusa per studiare come “attingere e ad abbeverarsi con le cannucce al Grande Calice del PUC”.
Le prime voci che trapelano, in merito a questo PUC, non sono certo rassicuranti.
La storia si ripete. Qualche anno fa, mentre i cittadini venivano indotti a fare i “famosi” sottotetti, la CASTA,invece, metteva in atto speculazioni devastanti e “ristrutturazioni fasulle”. Oggi, ancora una volta, con qualche piccolo contentino ai cittadini si intende distrarre il popolo dalle vere grandi speculazioni e dai grandi affari che si intendono consumare sul territorio ad escusivo vantaggio della solita banda del cemento.
Certo, dopo tanti anni, l’attesa per questo PUC è tantissima, ma purtroppo da quanto inizia ad emergere prevale il pessimismo.
Infatti, molti si chiedono: se il futuro della città è affidata nelle mani di personaggi di questo genere, Che cosa ne potrà mai venire fuori?
AFFIDARE UN PAESE NELLE MANI DI UN APPARATO MARCIO E CORROTTO, E' COME AFFIDARE UN ASILO NELLE MANI DI UNA BANDA DI PEDOFILI.
Inutile usare metafore e giri di parole, ormai, però, bisogna, amaramente, registrare che questo Paese sembra talmente assuefatto all’olezzo e al male odore del marcio e della corruzione, che sembra rassegnato a sopportare ogni tipo di ingiustizia e sopruso, forse, anche perché la stessa apatia sembra abbia colpito profondamente anche quelle stesse Istituzioni che sono preposte a combattere e sconfiggere questi sistemi deviati e corrotti.
OXIGENO, invece non si rassegna, e spera che con l’informazione e la trasparenza si riesca a scuotere la coscienza e la sensibilità della gente in modo da avviare la giusta reazione civile e democratica per sconfiggere il trasformismo, il clientelismo e la corruzione dilagante nei nostri territori.
Marigliano, 21 Settembre 2011 Saverio Lo Sapio
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