ACQUA E AUMENTI TARIFFE - IL SINDACO DI MARIGLIANO PRIMA PROMETTE, POI AL MOMENTO DEL "FARE" SI DA ALLA MACCHIA

in OXIGENO NOTIZIE MARIGLIANO

Il Sindaco di Marigliano, fece pubblicare a caratteri cubitali,su Marigliano.net di essere al fianco del Coordinamento dell'Acqua pubblica. Il momento della verità è giunto.
Il Sindaco di Marigliano, all'Assemblea dell'ATO del 2 agosto,non si è proprio presentato, si è dato alla macchia.

Aumento delle tariffe, aumento della tensione
Resoconto popolare dell’assemblea dei sindaci dell’ATO 3

A cura del
COORDINAMENTO ACQUA BENE COMUNE DI MARIGLIANO

Lo scorso 2 Agosto si è tenuta la riunione dei sindaci dell’ATO 3. Dalla discussione è emerso senza ombra di dubbio che l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato alla società GORI S.p.A è risultato, assolutamente fallimentare, oneroso e con un danno alla collettività di milioni di euro. Eppure, a dispetto delle conclamate evidenze, a più riprese evocate nei discorsi dei primi cittadini, l’Assemblea, smentendo se stessa, ha approvato tutti i punti in discussione all’ ODG, rivelandosi nella sua vera natura di baraccone politico. Si è resa evidente da un lato, la scarsa propensione ad accogliere le istanze di chi con i referendum si è espresso per una gestione totalmente pubblica dell’acqua e dall’altro, la volontà di liquidare il problema del rapporto societario con la GORI, come un dato già acquisito ed incontrovertibile, frutto malato ma necessario, maturato in altri tempi per mano di altri amministratori.

E il sindaco di Marigliano? Già, come si è espresso a riguardo il sindaco della nostra cittadina? Incredibile a dirsi, il nostro sindaco ha pensato bene per l’occasione, di darsi alla macchia. Infatti, era assente! Assente a dispetto delle promesse che, solo pochi giorni prima, egli stesso aveva fatto alla cittadinanza, attraverso il nostro Coordinamento. Al suo posto? Nessuno! Nessuno a far valere il pensiero dei cittadini di Marigliano in merito ad una vicenda così sentita, centrale rispetto alla vita dell’intera comunità. Una ulteriore dimostrazione questa, della totale inaffidabilità dei nostri amministratori, a conferma definitiva dell’assoluta mancanza di sensibilità delle istituzioni locali quando si tratta di raccogliere e rappresentare le legittime istanze della collettività, rispetto alla gestione dei beni comuni.

Così, l’unica proposta per escludere la parte privata dalla gestione del servizio idrico, avanzata e sostenuta dal sindaco di Rocca Piemonte, è stata colpevolmente minimizzata ed infine bocciata quasi all’unanimità.

Insomma a dispetto delle ambiguità amministrative, dei bilanci fallimentari, delle assunzioni clientelari e dei milioni di debiti contratti, le istanze della gente sono finite schiacciate dalle pretese della GORI S.p.a., dalla sudditanza politica dei vertici ATO e dalla poca autorevolezza dei nostri Sindaci incapaci di elaborazione e di prospettiva politica.
L’approvazione dell’ adeguamento delle tariffe che porterà ad un aumento pari a circa il 30% delle stesse, è diretta conseguenza dell’atteggiamento di istituzioni che a chiacchiere si professano vicino alla gente e che nei fatti, sistematicamente, si schierano dalla parte di chi è stato più volte diffidato dalla gestione del bene pubblico.

I nostri amministratori appaiono così sempre più distanti dai cittadini che dovrebbero rappresentare. Cattedrali deserte, depositarie di enunciati vuoti di significato. Manifesti nei quali si invocano le solite ricette miracolose a base di riduzione dei costi, miglioramento dell’efficienza del sistema e maggiore trasparenza nei rapporti societari tra gestore del servizio e cliente finale. Ingredienti noti di pietanze che mai però, vengono servite al cittadino.
Dal racconto dei lavori che si sono svolti in seno all’assemblea dei sindaci di ATO3 si evince quindi in maniera categorica che nessuna delle parti convocate ha, di fatto, intenzione di far rispettare il mandato popolare espresso dai referendum.

In conclusione ci preme condannare in special modo il comportamento di alcuni sindaci che più volte nel corso dell’assemblea, hanno manifestato segni di vera e propria intolleranza nei confronti dei cittadini presenti alla discussione in atto.
La fascia nera spetta ai sindaci di Castellamare (Bobbio) e di Nola (Biancardi) che nell’occasione hanno brillato per arroganza.
Bobbio si è più volte rivolto con disprezzo all’indirizzo del pubblico, minacciando persino di richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per ottenere lo sgombero della sala. “Questa assemblea non è pubblica!” ha urlato lo stesso, mostrando a pieno la sua totale mancanza di sensibilità istituzionale e la sua vocazione a radicalizzare il confronto. Gli ha fatto eco Biancardi che, con aria di sfida, ha obbligato quanti stavano registrando con i propri telefonini lo svolgimento dell’assemblea, ad interrompere la ripresa.

A cellulari spenti è stato più semplice, per tutti, approvare emendamenti, deliberare, ritoccare tariffe e far passare in silenzio un comportamento che non sarebbe sbagliato definire come criminale.

Questo l’agghiacciante resoconto di un’Assemblea che fotografa a pieno la funzione e la direzione che l’attuale politica ha scelto di rappresentare.

Come Coordinamento siamo pronti a manifestare pubblicamente per chiedere il rispetto della volontà emerse dai recenti referendum. Non siamo infatti disposti a tollerare questo tipo di affronti e ci dichiariamo assolutamente offesi dalle scelte dell’amministrazione Sodano di disertare i lavori dell’assemblea.

Questi comportamenti ci fanno, una volta ancora ricordare ai cittadini distratti ma non conniventi, non corrotti, fuori dai “giochini di palazzo” che la stagione degli enunciati deve necessariamente terminare. Per ottenere questa inversione di tendenza è però necessario che quanti giornalmente ci interpellano per conoscere il futuro della gestione idrica nel nostro paese, mettano se stessi ed il proprio talento a totale disposizione di una causa che li riguarda, purtroppo, sempre più da vicino.

04/08/2011
Coordinamento per l’Acqua Bene Comune
di Marigliano
cabc.marigliano@gmail.com

Commenti

il sindaco rocca piemonte

non è solo,circa 27 milioni di cittadini italiani si sono espressi contro la privatizzazione del "bene acqua".questi 27 milioni devono essere rispettati,oppure il significato"democrazia"è veramente finita.andando avanti con questo passo,c'è da preoccuparsi,non è possibile che poche persone,decidono il futuro di milioni di cittadini "onesti".l'indignazione prima o poi si potrebbe manifestare in modo violento(vedi paesi nord africa).il popolo oramai è stanco di assistere,ascoltare e subire le solite ruberie,dalla casta (P.M.L).

Sindaco.......

E tu ti ritieni anche un uomo ? Il maiale nei tuoi confronti e' comune a se........

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Inserisci i caratteri mostrati nell'immagine.