Invece di far emergere le responsabilità si fanno solo chiacchiere e si coprono le magagne.
Sulla questione relativa, allo stato vergognoso in cui versa Corso Umberto, il Sindaco Sodano ha dichiarato alla Stampa di aver ereditato questa situazione.
Purtroppo questo modo infantile di scaricare le responsabilità su altri in generale, non risolve, né chiude, a mio avviso, la questione di questo lavoro indecente, e non giustifica assolutamente chi, invece, di individuare le gravi colpe che esistono in questa vergognosa vicenda, pensa solo a discolparsi.
I cittadini sono già ampiamente consapevoli, che le responsabilità di tale vergogna sono da addebitare sia all’Amministrazione precedente che a quella attuale, e non solo.
E’ ormai un dato assodato, che il cambio di colore delle Amministrazioni, in questo Comune, non serve a niente, infatti, quell’intreccio inquietante e deleterio fra malapolitica e apparato burocratico deviato, ogni volta si rinnova e si consolida sempre di più.
In merito alla vicenda di Corso Umberto, si continua a sentire la solita litania: “stiamo studiando su come chiamare in causa l’assicurazione”.
Vuol dire che ancora niente è stato fatto. Non si capisce cos’altro si stia aspettando.
Per chiamare in causa l’Assicurazione della polizza fideiussoria, non ci vuole nessuno studio particolare o altro, ma ci vuole solo e soltanto una semplice richiesta, questo sempre se oltre alla ditta non risulti "stranamente" fallita anche l’assicurazione.
Il Sindaco Sodano nelle sue esternazioni alla Stampa ha “dimenticato” di dire che i Funzionari Responsabili degli Uffici che avrebbero dovuto controllare queste cose, salvaguardare gli interessi del Comune e garantire che i lavori in questione fossero fatti a regola d’arte e che di fatto hanno consentito che avvenisse impunemente questa truffa vergognosa, sono sempre lì, al posto di sempre.
Ha dimenticato di dire ai cittadini che anche la sua Amministrazione, così come quella precedente, ha rinnovato decreti e incentivi economici, sempre agli stessi personaggi, che ancor’oggi per la loro “opera straordinariamente dannosa” continuano a ricevere gratifiche e consistenti risorse pubbliche.
Finora, oltre alle chiacchiere non si è fatto niente, per cui si insinua il dubbio che più di avere intenzione di chiarire e risolvere si voglia fare “fumo” e chiudere il sipario.
Come sempre, ancora una volta, cambiano i colori, cambiano i personaggi, ma la musica è sempre la stessa …
Marigliano, 29 Aprile 2011 Saverio Lo Sapio
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