MARIGLIANO - POLO FLOROVIVAISTICO - OCCASIONE PERDUTA

in OXIGENO NOTIZIE MARIGLIANO

IL POLO FLOROVIVAISTICO: L’ENNESIMA SCONFITTA PER IL TERRITORIO
Non può essere questo il luogo più idoneo ad ospitare una discussione, un dibattito o una disamina economica riguardante il Progetto del Polo Florovivaistico, un’analisi riguardo l’impatto ambientale, sociale che avrebbe avuto sul nostro territorio. E neanche sulle responsabilità del suo affossamento, sui ritardi delle Istituzioni, sulle omissioni, sui motivi di tutto questo. Con certezza possiamo solo constatare che si tratta dell’ennesima occasione persa, dell’ennesimo schiaffo in faccia.
Le statistiche parlano chiaro: la disoccupazione giovanile nell’agro nolano raggiunge il 60% (sessanta!), il reddito medio delle famiglie di Marigliano e dei paesi limitrofi è di gran lunga inferiore rispetto ai livelli nazionali e regionali, una nuova ondata migratoria è partita dalle nostre zone. Ad andare via sono i giovani ed in particolare i laureati: tra qualche anno il nostro territorio sarà più vecchio e più ignorante!
In questo scenario: quanta occupazione avrebbe generato il Polo? Quali effetti positivi o negativi avrebbe avuto? Tutto ciò non si può dire con sicurezza. Quello che più indigna è l’arroganza di chi, pur avendo tanto potere nelle proprie mani, lo utilizza solamente per rafforzare la stessa cappa di potere che ha creato, per sopravvivere, per far sì che tutto resti così com’è, perché solo in questo modo una generazione di giovani (specialmente se istruiti) possano continuare ad essere ricattati, rimanere ‘clienti’, non diventare mai liberi elettori.
Illuminanti le parole di Paolo Cirino Pomicino (anch’egli peraltro politico abbastanza discusso) che in un’intervista a Repubblica qualche settimana fa affermava: ‘Stiamo consegnando tutte le Istituzioni della Campania nelle mani della classe politica di Sant’Antimo, Afragola e Casal di Principe. Non ce ne libereremo più’.
E a ben pensare quello dell’occupazione non è l’unico problema del nostro territorio. Rimangono aperte le questioni delle bonifiche, delle infrastrutture, dei Regi Lagni, del sacco edilizio, della fatiscenza dell’ospedale di Nola, della Cisternina, della valorizzazione del Patrimonio storico, artistico culturale e paesaggistico, della invivibilità dei centri storici, della gestione della risorsa acqua. Ce ne sarebbero tanti altri, ma mi fermo.
Forse è vero: le decisioni che ci riguardano non vengono prese più qui. Perché se così non fosse, sarebbe ancora peggio.
Marigliano, 06 Maggio 2011 Salvatore Iovine

Commenti

il polo dei fiori 'perduto'

Ritorno su questo argomento perchè in questi giorni il popolo dei giovani spagnoli,finalmente dimostrano di avere le palle.Una domanda: noi mariglianesi quando ci svegliamo da questo lungo torpore......A TUTTI GLI ONESTI E QUELLI CHE SVOLGONO IL PROPRIO DOVERE VI INVITO IN PIAZZA RIPRENDIAMOCELA....il pollice verde

IL POLO FLOROVIVAISTICO

Si, ma la colpa di tutto ciò a chi va ascritta. Solo ai politici che rubano eche amministrano la cosa pubblica come se fosse una loro ditta individuale? Penso che sia arrivato il momento di dire BASTA e di riappropriarci di ciò che è nostro, di ciò che ci appartiene.Iniziamo.
Vincenzo Malferà

ascoltà Vincenzo mi fa

ascoltà Vincenzo mi fa piacere che ti sei incazzato pure tu,ma visto che i poteri sono forti,dico questo perchè la gente e soprattutto i giovani si sono insabbiati nel mondo virtuale creato proprio dalle lobby.Cosa si potrebbe fare,secondo il mio modesto parere scendere in piazza conoscere i problemi veri e parlare con tutte quelle persone umili che svolgono il proprio dovere. Quindi w la piazza

Aggiungo che il polo

Aggiungo che il polo florovivaistico avrebbe dato dignità (almeno apparente) a un territorio che ha visto fertili campagne devastate e violentate da speculazioni e sversamenti illegali, campagne nelle quali sarà impossibile per decenni produrre generi commestibili.

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